inutile illudersi: i conti correnti non sono garantiti. Seconda parte

paperone a cavallo di un forziereOk, SE vi siete sciroppati il post precedente avete un quadro di quale fosse la situazione otto anni fa. Ed ora? Dopo i “fallimenti” ( le banche non falliscono nello stesso modo delle altre imprese, piuttosto si attivano gli “strumenti di risoluzione” da parte della Banca d’Italia)di Banca Etruria&c? Quale è la situazione?

Beh, intanto, proprio quel fallimento, il PRIMO di queste dimensioni e così eclatante e, sopratutto, il primo dopo l’entrata in vigore del famigerato bail in, ci dimostra una cosa: che il Fondo Interbancario di Garanzia dei Depositi (oggi si chiama così) non ha liquidità ne strumenti finanziari per coprire nemmeno i conti correnti di QUEI correntisti. Ecco una prova:

Il Presidente del Fondo, Maccarone, annunciando lo stanziamento di 2.5 miliardi di euro per la tutela dei conti correnti sotto i 100.000 euro dei 4 istituti di credito coinvolti a Novembre ha ammesso, testualmente “se dovessero essere rimborsati i depositi garantiti delle quattro banche la somma ammonterebbe a 12,5 miliardi di euro”. Una cifra che il Fondo non ha e non avrà mai”. Schiacciante. tombale.

Non stiamo a sfrucugliare tanto: a parte il fatto non trascurabile che la CEE ha l’ultima parola su queste coperture di perdite dei correntisti, a parte il fatto che tali coperture seguirebbero tempistiche lunghe ed incerte, a parte il fatto che tutto potrebbe essere bloccato dal ricorso di qualche creditore, da una indagine giudiziaria, da qualche micidiale coacervo di tutte queste cause, la cosa fondamentale è stata detta. NON-CI-SONO-SOLDI!!

Come mai?

Beh per il motivo molto semplice che le banche hanno finanziato il fondo ( al quale sono iscritte obbligatoriamente in forma consortile) per lo 0.8% dei depositi garantiti. Impegnandosi, in caso di necessità, a coprire situazioni eccedenti le risorse del fondo. La credibilità di questo impegno è nelle parole di Maccarone. Zero, Nix, Nada, Nisba.

Il motivo, ovvio, è che l’INTERO sistema ha sofferenze che oscillano tra il 20% ed il 35% del totale degli impieghi ed è già di per se in una situazione di insolvenza. Come potrebbe, quindi, accedere alle cifre necessarie per mettere in sicurezza una grande banca? I magheggi stile Tremonti Bond, per salvare MPS , non sono più possibili causa normativa europea citata. Quindi?

Beh, QUINDI, il fondo non garantisce proprio nulla, perché ha già esaurito la sua liquidità con Banca Marche&C. Ma c’è di peggio. Ricorderete come, per settimane, la nostra sedicente stampa ed i nostri sedicenti giornalisti economici hanno combattuto estenuanti battaglie a colpi di obbligazioni subordinate, non subordinate, privilegiate, sfigate, cassintegrate, obbligazioni per modo di dire, obbligazioni quando capita etc etc etc. Si è cercato, vergognosamente di far passare decine di migliaia di cittadini italiani per speculatori, o sprovveduti o avidi profittatori ( per via degli interessi elevati “garantiti” da parte degli Istituti poi finiti nel cratere da loro stessi scavato). A parte il fatto che, nel 2012 a conti degli istituti già disastrati,  associazioni poste in teoria a garanzia dei consumatori  citavano come i migliori sulla piazza i conti correnti vincolati di banca etruria, il punto è, lo dice proprio il fondo interbancario, che non è garantito PROPRIO NULLA.

Non solo le obbligazioni subordinate, ma le obbligazioni tout court, in quanto investimenti. E le azioni ed i BOT E CCT. In generale: TUTTI i titoli di Stato non nominativi ( praticamente tutti) ed i libretti al risparmio (sempre non nominativi), insomma: TUTTO quel che avete investito in banca a qualunque titolo e forma, di principio NON è garantito, salvo i soldi sul conto corrente, che, come abbiamo visto, non sono garantiti per incapienza degli istituti che dovrebbero garantirli.

Ecco. Curioso, no, che praticamente nessun giornale o Media ve l’abbia detto CHIARAMENTE? Eppure, non mi sto inventando niente. Sarebbe bastato leggere le FAQ.

Agevolo, per i pigri:

COSA E’ GARANTITO?

  1. Conti correnti, depositi (anche vincolati), assegni circolari, certificati di deposito nominativi. ( nei limiti di liquidità su indicati ndr)

LE OBBLIGAZIONI, LE AZIONI E I TITOLI DI STATO SONO TUTELATI DAL FITD? 

  1. Si tratta di investimenti e non di depositi e pertanto non sono tutelati dal FITD.

I PRONTI CONTRO TERMINE SONO TUTELATI DAL FITD?

  1. No. Si tratta di investimenti e non di depositi e pertanto non sono tutelati dal FITD.

I CERTIFICATI DI DEPOSITO SONO TUTELATI?

  1. Sono tutelati dal FITD i Certificati di Deposito nominativi.
    Non sono tutelati i Certificati di deposito al portatore.

 

Inutile illudersi: i conti correnti NON sono garantiti. Prima parte

zio paperone e le bancheIntanto ripartiamo da un post storico del sottoscritto, Ottobre 2008, nei giorni del fallimento di Lehman& Brothers ( e dell’inizio ufficiale della mamma di tutte le Crisi). Con qualche lieve imprecisione, sono umano anche io, passò al vaglio serrato di DECINE di rilanci, di agenzia e non. Quindi, più o meno,  riassumeva la situazione in quei non remotissimi tempi. Digerito questo, in un secondo post, passeremo agli aggiornamenti intervenuti ed all’analisi della situazione attuale. Che sembra peggiorata. Consolatevi: non ci vorrà molto.

I CONTI CORRENTI SONO DAVVERO GARANTITI ? DUE MEZZE VERITA’ SOMIGLIANO
MOLTO AD UNA BUGIA

Ormai lo sapete:
noi di Crisis non abbiamo molta stima dell’informazione ufficiale, di
quella istituzionale ed anche di quella dei Media tradizionali.
E’ una sfiducia basata sui fatti e straconfermata dall’attualità.
Vi ricorderete la serie dei post sui rischi occulti dei mutui
italiani, anche quelli a tasso fisso.
Semplicemente basandomi sui FATTI dimostravo come, in realtà, il tasso
fisso NON ESISTE
, non in una situazione come quella di questi giorni
( mesi? anni?).
Ora vorrei scrivere due parole sulle garanzie che incessantemente vi
ribadiscono certe ed inossidabili, per i conti correnti fino a
103291,38 euro per nominativo (se avete un conto cointestato quindi la
cifra raddoppia). Questa cifra viene restituita in caso di necessità
dal Fondo di Garanzia Interbancario, che è costituito con una piccola
quota degli accantonamenti obbligatori di TUTTE le banche.

Per dare a Cesare quel che è di Cesare bisogna intanto dire che questo
fondo è stato istituito sotto il governo Prodi, nel 1996 (la bislacca
cifra è la traduzione in euro di 200.000.000 di vecchie lire).
Poi bisogna chiedersi cosa succede se, concretamente, una banca ha una
crisi di liquidità e non è più in grado di restituire, a semplice
richiesta, i depositi dei suoi correntisti (non è necessario che
fallisca).
Intanto ci deve essere una dichiarazione di insolvenza dell’istituto
ed una autorizzazione della Banca D’Italia (che vi ricordo, En
passant, essere un istituzione PRIVATA, ( anche se di diritto pubblico) al contrario di quello che
crede il 90% dei cittadini).
Concretamente SOLO il 20% della cifra DEVE essere messa a disposizione
dal Fondo interbancario ENTRO 3 MESI.

I mesi possono arrivare a NOVE, nel caso di situazioni ECCEZIONALI e
previa autorizzazione da parte della Banca D’Italia.
Il RESTO, ovvero il 80% DEI VOSTRI SOLDI, viene liquidato solo quando
comincia la liquidazione della banca, quindi con tempi che possono
essere ( e di fatto lo sono SEMPRE) LUNGHI.
Inoltre il fondo si attiva nella misura in cui ( lo so è un tipico
sessantottismo, perdonatemelo) ha liquidità disponibile.
Quanto è grande questa liquidità?
Dallo 0.4. allo 0.8 % dei fondi rimborsabili delle banche associate,
ovvero, in pratica dell’intero sistema bancario.
Basta quindi il fallimento di una banca i cui conti correnti
corrispondano spannometricamente allo 0.8 del totale italiano e questo
fondo di garanzia cesserà di esistere, di fatto, per mancanza di
disponibilità.
Qundi, ricapitolando
1) E’ vero che i conti correnti sono garantiti ma solo entro i limiti
IMPORTANTI che ho indicato.
2) E’ vero che sono garantiti ma solo fino all’esaurimento della
liquidità del Fondo di Garanzia
Sono due classiche mezze verità quindi che, viste dal basso, da noi
tapini microrisparmiatori, somigliano moltissimo ad una bugia: i
risparmi dei conti correnti, questa è la verità, NON SONO GARANTITI in
caso di crisi finanziaria della banca, se non per una modesta
percentuale del loro valore ed anche questa ottenibile con tempi non
brevi e solo se il contagio non coinvolge che un piccolo numero di
istituti.
Il resto, con calma, se tutto va bene ed in percentuali tutte da
definirsi presumibilmente, esempi storici alla mano, non alte.
Non dobbiamo neppure lamentarci troppo: lo standard europeo prevedeva
SOLO 20.000 euro rimborsabili..