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Il coronavirus, il Dr. House e il male minore

Il Dr. House, apparentemente il migliore medico del mondo. Quello che ti augureresti di trovare in un pronto soccorso. ma e’davvero cosi’?
I costi sanitari di vari paesi in rapporto ai rispettivi Prodotti interni lordi

In questi giorni ci rendiamo, all’improvviso, conto di quanto sia vitale avere un sistema sanitario nazionale pubblico. In senso stretto. Quasi tutti gli altri paesi sia europei, sia non europei hanno sistemi misti o decisamente privati.

La situazione italiana, come evoluzione negli anni e’ questa:

https://en.actualitix.com/country/ita/italy-health-expenditure-public.php

Siamo tra i paesi che spendono meno, eppure, tutto considerato, il mondo intero riconosce che, nonostante tutto, il nostro e’ uno dei sistemi sanitari migliori.

Tralasciando i vari casi europei, gli USA sono l’esempio piu’ eclatante di un sistema sanitario privato, costosissimo ed inefficiente. Che costa tantissimo in termini monetari, piu’ del doppio del sistema pubblico italiano ed ancora di piu’ come spesa pro capite : gli USA hanno un pil procapite piu alto dell’ Italia.

Molte cose non funzionano nel nostro sistema sanitario. Gli scandali, i costi gonfiati, i nepotismi, le malversazioni, gli episodi di “malasanita’”. Sappiamo che si potrebbero risparmiare decine di miliardi all’anno, senza rinunciare a nulla, senza tagliare posti letto, senza smettere di ammodernare le strutture e le attrezzature. Sappiamo che si puo’ e si deve fare meglio.

Dovremmo pero’ sapere che potrebbe andare MOLTO peggio. Questa tragedia del Coronavirus ci permette almeno questo: confrontarci con i sistemi altrui e i risultati di questi sistemi. Per ora negli USA, dove fare un tampone o , se per quello anche una semplice analisi del sangue, costa migliaia di dollari, solo parzialmente coperti dalle assicurazione migliori, che comunque lasciano sempre fuori un ticket tipicamente dieci volte piu’ alto di quelli che ci lamentiamo tanto di dover pagare.

Tutto questo sembrerebbe teoria, sterile polemica etc etc. Vi ricorderete quanto scandalo avesse fatto la dichiarazione in merito di Vasco Rossi, prontamente irrisa, smentita, negata da fior fiore di pensosi, commentatori dei principali media. Ora poi, con un ritardo di almeno dieci giorni, anche negli USA si puo’ fare il tampone senza dover pagare. Tutto bene, a parte lunghissime code di cittadini terrorizzati e un sovraccarico di lavoro dei laboratori di analisi.

E decine di migliaia di casi in piu’ del necessario, che stanno esplodendo. Che si tradurranno i migliaia , forse decine di migliaia di morti piu’ del necessario.

La cosa “interessante”, nel senso della maledizione cinese, e’ pero’ un’altra. Che per i cittadini statunitensi, quello di non poter, praticamente curarsi, farsi analisi, essere soccorsi, e’ un problema presente, ben noto ed attentamente rimosso dalla versione demo della loro societa’ ed in particolar modo del loro sistema sanitario, che ci propinano attraverso film, serie televisive, etc etc.

Un esempio per tutti: la serie televisiva del Dr. House, la celeberrima E.R medici in prima linea. Dove si raffigurano coraggiosissimi ed eccezionalmente competenti medici di un centro di pronto soccorso di un ospedale di contea immaginario.

Mi e’venuta la curiosita’ di andare a vedere quello che non ci fanno MAI vedere in questa serie: il momento in cui il paziente, sopravvissuto grazie alle cure puntuali e geniali del Dr. House, riceve il conto da pagare per le prestazioni mediche erogate. Perche’ non sarebbe, come dire, una bella cosa, sapere che lo stipendio del Dr. House e colleghi, eccezionalmente elevato se rapportato a quello dei nostri analogamente bravissimi ed addirittura eroici medici, e’pagato da un nuovo mutuo acceso sulla casa dai poveracci salvati dall’esimio sanitario.

Ma tutte queste sono chiacchiere, di nuovo.

Veniamo al sodo.

Un membro della mia famiglia allargata ha affrontato poche settimane fa, una complessa operazione durata oltre sei ore, per ridurre una grave forma di scoliosi. Sei ore di intervento, operata da una equipe ai vertici mondiali del settore, due ore di preparazione, due giorni in terapia intensiva, dieci giorni di degenza. La ASL, ha reso obbligatorio indicare sul foglio di dimissione, il costo delle prestazioni sanitarie erogate, ovviamente a titolo informativo, perche’ interamente gratuite. Nel caso in questione si trattava di 8000 euro.

Torniamo al prezzario delle prestazioni di un ospedale di contea, come quello del Dr. House.

Ad una ricerca su google, cado casualmente su un anonimo ospedale di contea di un anonimo Stato dell’Unione, l’Indiana.  Il sito dell’ ospedale della Contea di Greene e’ ben fatto: rassicurante, carino. Cercando un poco si trova qualche riferimento agli sgravi fiscali, alle rateizzazioni, alle assicurazioni convenzionate, e poi… al prezzario, in una bella tabellina xcel esportabile.

Il prezzario e’ agghiacciante.

La cosa migliore e’ darci una occhiata di persona. In queste condizioni una semplice analisi del sangue, di quelle che il nostro medico di famiglia ci prescrive ogni volta che ci sentiamo un poco giu’, sfonda con facilita’ i 1000 euro.

A scorrere questa lista si capisce una cosa: che OGNI ANNO in un paese con questo sistema non possono che verificarsi centinaia di migliaia di morti evitabili.

Magari con un semplice esame del sangue. Che decine di milioni di cittadini non possono permettersi.

Il Coronavirus, insomma, e’ il meno.

Chissa’ se lo capiranno, una buona volta.

SE lo capiranno, il coronavirus sara’ un male minore.

Per davvero.

Il Virus, il gregge, l’economia

Hermes, Dio del commercio, Asclepio e le tre figlie Igea, Panacea e Meditrina
Hermes, Dio del commercio, Asclepio e le tre figlie Igea, Panacea e Meditrina

Guardate questo disegno raffigura un antico bassorilievo.

Al centro si impone Asclepio ( Dio della medicina ).

A destra le sue figlie:

  • Igea (della della moderazione e della prevenzione);
  • Panacea (dea dell’uso delle piante magiche e medicamentose);
  • Meditrina (dea preservatrice della salute).

Sulla sinistra si mostrano Ermes e il suo caduceo (verga con serpenti gemelli intrecciati).

Il dio della guarigione guarda con sdegno e disprezzo Ermes, dio dei ladri, dei mercanti e del commercio.

Parliamoci chiaro: il tentativo, fatto da Merkel e Johnson, di ritardare la presa di coscienza nazionale della necessità di andare in lockdown come l’Italia,  non è certo ispirato da Asclepio.

Il punto è che nemmeno Mercurio, dopo tutto, ha motivo di essere contento.

Il motivo,a distanza di alcuni giorni dalle ultime dichiarazioni dei due, ( ci aspettiamo dal 60 al 70% di infettati, preparatevi a perdere un vostro caro, cose così) è chiaro. L’immunità di gregge si ottiene al presso di centinaia di migliaia di morti, in alcuni mesi. Nel frattempo l’economia è comunque congelata, nessuno compra nulla, e le aziende chiudono una dopo l’altra.

C’è stato un momento, una settimana fa,  in cui il mondo ha rischiato di contare, per davvero le decine o centinaia di milioni di morti, sacrificati sull’altare del Dio, in un sacrificio umano collettivo senza eguale nella pur truce storia dei riti del genere. Ma un piccolo paese, noto a tutti, caro a tutti, nonostante tutto, nonostante l’innato masochismo dei suoi cittadini, ha dato un esempio che non poteva essere ignorato: l’economia è importante, ma la vita dei cittadini, la solidarietà nei momenti di sciagura, sono più forti e più importanti.

Ha chiuso tutto, ha fermato tutto.

Ha fatto una scelta, coraggiosa, perché è un paese indebitato, con una economia schiacciata dalla malversazione, dalla scarsa visione strategica dei suoi imprenditori e dei suoi governanti e dagli interessi dei suoi vicini nel tenerlo perennemente sotto schiaffo, mantenendo artificiosamente elevati i tassi dei suoi buoni del tesoro. Quel piccolo paese, dapprima irriso ( si sa i suoi abitanti sono dei mammoni, familisti etc etc) è stato, sotto la spinta popolare mondiale, seguito da tutti gli altri.

Ha vinto Asclepio.

L’immunità di gregge, sarà quella generata dall’effetto gregge politico: una volta che un esempio che difende la vita delle persone rispetto ai conti correnti degli investitori viene reso noto, in un momento di elevatissima sensibilità dell’opinione pubblica, è quasi impossibile ignorarlo, contando con serenità  le centinaia, poi migliaia , pi decine di migliaia di morti.

Il mondo intero ha copiato quel piccolo paese, come un branco di lupi opportunisti, forse, ma di fatto comportandosi come un gregge. Con pochissime eccezioni, che finiranno malissimo, travolte dalla crescita esponenziale dei casi e dalla saturazione del loro sistema sanitario. Le classi politiche che hanno voluto vendere l’anima a Mercurio, dimenticandosi di Asclepio, verranno sacrificate dalle popolazioni inferocite, si spera in modo virtuale ed allegorico.

Asclepio, un dio, con la d, minuscola, dimenticato, ritornerà in auge, eccome.

Ma Mercurio, si sta preparando la rivincita. Saprà, quel piccolo paese, avvantaggiarsi del fatto che uscirà dall’ordalia più rapidamente e con meno vittime e stress sociali e probabilmente economici, dei suoi vicini? Riuscirà a portare Mercurio dalla sua parte? Perché a Mercurio questa cosa somiglia molto ad un precedente, pericoloso, che va adeguatamente punito, per evitare che si ripeta. Non sia mai che si cominci a pensare troppo spesso che le persone sono più importanti degli investimenti, …

Speriamo.

Perché quel piccolo paese è il nostro.

E i suoi fedeli aspettano solo che passi la tempesta.

 

 

Coronavirus: Italiani, brava gente. E gli altri?

La coda davanti al'Antico vinaio, Via de Neri firenze, oggi. Niente crisi, coronavirus o meno
La coda davanti al’Antico vinaio, Via de Neri firenze, oggi. Niente crisi, coronavirus o meno

Noi Italiani siamo sempre di rincorsa. Sempre con l’incubo di essere in ritardo arretrati, inadeguati. Così può capitare che l’Italia diventi forse l’unico paese che ha affrontato test e risultati in maniera “trasparente” ( in termini relativi, si veda le centinaia di famiglie cinese in “quarantena volontaria” nei dintorni di Firenze, ufficialmente senza casi di positività segnalati).

Questo perché, con tutta evidenza c’è qualcosa di anomalo nei risultati dei testi effettuati in Italia in rapporto con gli altri paesi: abbiamo il tasso di positività dei test tampone più alto in assoluto nel mondo, al di fuori della Cina.

Ecco i risultati, purtroppo limitati ad alcuni paesi, ad oggi riportati da questo sito:

 

  • UK: 7,132 concluded tests, of which 13 positive (0.2% positivity rate). [source]
  • Italy: 9,462 tests, of which 470 positive (5.0% positivity rate), awaiting results: unknown. [source]
  • France: 762 tests, of which 17 positive (2.2% positivity rate), 179 awaiting results. [source]
  • Austria: 321 tests, of which 2 positive (0.6% positivity rate), awaiting results: unknown. [source]
  • United States: 445 concluded tests, of which 14 positive (3.1% positivity rate). [source]

Intanto è evidente che in Francia, Austria, USA, i test non li fanno e quindi è abbastanza normale che i casi trovati siano pochi.

In Inghilterra a quanto pare hanno un protocollo fallimentare perché la stragrande maggioranza dei test sono fatti a vuoto. naturalmente dobbiamo credere che i dati che ci forniscono siano credibili, veritieri. Che i governi dei vari paesi siano in buona fede e facciano quel che c’è da fare.

Ecco: qui c’è un problema.

Il problema balza agli occhi se uno nota le differenti presenze di cittadini cinesi nei diversi Stati:

 Thailand 9,349,900[5]
 Malaysia 6,642,000[6]
 United States 5,025,817[7]
 Indonesia 2,832,510[8]
 Singapore 2,571,000[9]
 Canada 1,769,195[10]
 Myanmar 1,637,540[11][12]
 Philippines 1,350,000[13]
 Australia 1,213,903[14]
 South Korea 1,070,566[15]
 Japan 922,000[16][17]
 Vietnam 823,071[18]
 France 700,000[19]
 Ghana 700,000[20]
 United Kingdom 466,000[21]
 Venezuela 420,000[22]
 South Africa 400,000[23]
 Peru 382,979[24]
 South Africa 300,000–400,000[25]
 Russia 200,000–400,000[26][27]
 Italy 320,794[28]
 Kazakhstan 300,000
 Brazil 250,000-350,000
 New Zealand 231,387[29]
 Spain 215,970[30]
 Germany 212,000
 Argentina 200,000[28]
 Laos 190,000[31]
 India 189,000[32]
 United Arab Emirates 180,000[33]
 Panama 135,000[34]
 Cuba 114,242
 Madagascar 70,000–100,000

E la diversa distribuzione dei casi accertati:

E’ chiaro: non è CERTO che solo i cittadini cinesi potessero essere portatori del virus ma certo, un mese fa, la probabilità di un positivo NON cinese era piccola, piccolissima. Quindi, senza stare a sfrucugliare troppo, la misura dell’esposizione all’epidemia almeno inzialmente era riferibile al numero di cittadini cinesi residenti in un dato paese.

Devo dirvi nulla?

Vedete come è assurdo che i primi Nove paesi per numero di cittadini cinesi, oltre 32 milioni complessivi, abbiano molti meno casi, 250 tutti insieme, rispetto ai 374 riportati dell’Italia che ne ha un centesimo, oltretutto prevalentemente NON provenienti dalla zona di Wuhan?

Addirittura la Malesia, il secondo paese in assoluto della lista, con oltre 6.600.000 cittadini cinesi, oltre venti volte l’Italia, NON HA NESSUN CASO, finora. Diciamo che nei paesi in Via di sviluppo o, più genericamente, orientali, vi siano problemi culturali medico/logistici e di approvvigionamento dei test ( non è molto vero ma diciamolo). Facciamo pure valere questa affermazione per Thailandia, Indonesia, Myanmar, Filippine, Singapore

Come la vedete con gli USA, che hanno un ottavo dei casi italiani con quindici volte la popolazione cinese?

Con il Canada? Un trentunesimo dei casi e cinque volte la popolazione cinese?

Con l’Australia?  Un sedicesimo dei casi e quasi quattro volte la popolazione cinese?

Mi pare evidente: Alcuni paesi hanno fatto test ad una popolazione poco selezionata, non facendola a casi sintomatici, che avrebbero dovuto essere almeno quanti quelli italiani, aumentati in proporzione  alle rispettive popolazioni cinesi. Benché conti moltissimo la regione di provenienza, sappiamo che in italia relativamente pochi vengono dalla zona “rossa”, come abbiamo visto proprio in occasione della chiusura degli aeroporti, ormai quasi un mese fa. Ergo il nostro NON è un caso peggiore, anzi.

Tra questi rientra certamente l’Inghilterra: solo lo 0.2% di test positivi contro il 5% nostro, ovvero 25 volte meno dell’Italia. Pur con una popolazione di origine cinese una volta e mezzo quella italiana, il risultato è di soli 12 casi positivi riscontrati. Un trentesimo di quelli Italiani. Perfino se il tasso di positività fosse stato uguale al nostro, quindi, i casi Inglesi sarebbero stati statisticamente meno di quelli attesi. Anche perché il numero di test effettuati è significativamente inferiore a quello italiano.

In Francia, con una popolazione di origine cinese doppia della nostra hanno fatto un decimo dei test che abbiamo fatto noi.

Il tasso di positività è la metà del nostro.

Il risultato è, ovviamente, che i casi accertati sono meno di un ventesimo.

Gli USA hanno fatto un numero di test RIDICOLO, un ventesimo scarso di quelli fatti in Italia. Specialmente tenendo conto che hanno  una popolazione di origine cinese quindici volte quella italiana.

Non di meno i risultati positivi sono ancora meno di quelli che ci saremmo attesi. Perché, anche in questo caso, i risultati positivi sono poco più della metà di quelli italiani, in percentuale.

Conclusione: L’Italia è un paese anomalo: con una popolazione di origine cinese relativamente piccola e quindi un proporzionale rischio di epidemia relativamente ridotto è in testa sia per quanto riguarda la percentuale di casi positivi rispetto ai teste effettuati sia riguardo al numero assoluto di casi riscontrati.

La differenza con i paesi vicini e lontani è abissale non può essere dovuta ad un accidente statistico. E nemmeno al blocco dei voli diretti, che avrebbe impedito lo screening dei passeggeri in arrivo, come si legge in alcuni deliranti articoli.

Per un motivo semplice: i controlli e gli screening sono stati fatti nei paesi di arrivo, dovunque fossero in Europa e con gli stessi scarsi risultati, ormai ben noti.

Infatti il virus, lo sappiamo, si trasmette anche durante la fase asintomatica, sia pure con minore virulenza. Inoltre, pare ovvio, i viaggiatori infettati ma asintomatici che fossero passati dagli altri paesi, avrebbero passato i controlli e comunque infettato qualche persona lungo il viaggio, esattamente come, sempre in forma asintomatica, hanno fatto in italia.

Quindi, al più, bloccare i voli non ha costituito uno sbarramento, del resto lo vediamo bene, ma non può aver PEGGIORATO la situazione perché, come vediamo, i casi che sono transitati indirettamente in Italia non sono stati riscontrati ne “filtrati” prima di arrivarci, mentre passavano dai paesi a noi confinanti. Avessimo consentito i voli diretti non saremmo riusciti comunque a fermare le persone positive, esattamente come non ci sono riusciti i paesi a noi vicini dove sono atterrate.

Il punto è che PROPRIO PER QUESTE CONSIDERAZIONI, sarebbe legittimo attendersi un numero di casi uguale o superiore a quelli del nostro paese, negli Stati vicini.

Come abbiamo visto una parte della spiegazione del nostro triste primato è dovuta al numero di test, puro e semplice che, italiani brava gente, abbiamo fatto. Ma questo non può spiegare il fatto che negli altri paesi, sistematicamente i numero di esiti negativi sia sistematicamente dalla metà ad un ventesimo di quelli italiani.

Quindi? Quindi nel mondo si minimizza, parecchio.

Si guarda da un’altra parte, più o meno quella sbagliata, per non vedere.

Si sta ad occhi chiusi il più possibile, stesso scopo.

E’ una politica dalle gambe corte, cortissime, sappiamo quale è il periodo di incubazione, poche settimane e i guai non potranno essere più nascosti. Sempre che, naturalmente, gli altri paesi Europei abbiano voglia di raggiungere almeno il nostro livello di trasparenza, ricerca e prevenzione.

La vogliamo dire chiara? E’ in atto un coverup mondiale, con stili e modalità diversi, probabilmente non molto coordinato, ovviamente di cortissimo respiro visto quanto sappiamo sulla infettività della bestia.

Nel frattempo, tanto per distrarsi un attimo, si mette in guardia i cittadini dal viaggiare nel bel paese, che dai tempi della P38 sul piatto di spaghetti è sempre un bel vendere, tra gli inconfessati invidiosi del nostro bel vivere ( tapini noi che non lo capiamo).

Questo nel migliore dei casi. Nel peggiore dei casi…beh che ve lo dico a fare?

Complotto! konplotto! con plotto!  La ca$$$ta vuole sperimentare la coercizione in un paese europeo… il dimezzamento della popolazione, l’arma batteriologica…Se volete, potete scatenare il bimbominkia che è in voi. Qualche motivo, mi pare evidente, c’è.

 

Coronavirus. Niente panico? Magari!

L a situazione al 30 01 2020 tratta da https://3g.dxy.cn/newh5/view/pneumonia?fbclid=IwAR09D5aa2UiF4AADVoEknhnjquJqWf_AN75uP_SFpu2f4bDYOaj4R2fs_5Q
L a situazione al 30 01 2020 Dall’alto: casi accertati e sospetti al giorno e cumulativi, morti totali( grigio) e ricoverati tratta da https://3g.dxy.cn/newh5/view/pneumonia?fbclid=IwAR09D5aa2UiF4AADVoEknhnjquJqWf_AN75uP_SFpu2f4bDYOaj4R2fs_5Q

Siamo su Crisis, giusto? Qui non si pettina le bambole e si affrontano le cose per quel che sono, giusto? Bene.

Il corona virus è probabilmente una nuova e pericolosa pandemia, la peggiore dai tempi della Spagnola che fece da 50 a 100 milioni di morti, secondo le più recenti stime, in tutto il mondo, giusto 100 anni fa.

Giusto?

Forse. Quel che sappiamo ci porta a pensarlo.

Vale la pena di inquadrare la situazione.
E’ molto infettivo.

-Ha tassi di mortalità centinaia di volte quelli di una influenza normale, forse simili a quelli della spagnola.
Questi, vorrei chiarire, sono ragionevoli fatti, non spericolate elucubrazioni.

Dieci giorni fa abbiamo raggiunto i 100 casi accertati in Cina.

https://www.google.it/…/coronavirus-deaths-climb-over-100-…/

Siccome sappiamo che ci sono da tre a dieci giorni di incubazione, Questo articolo pubblicato il 28 Gennaio indica in solo il 5% la percentuale delle persone infettate che sono state riconosciute come tali.

Appare ragionevole quindi che le persone infettate il 19 di Gennaio fossero già un paio di decine di migliaia.

Oggi abbiamo 100 persone infettate e riconosciute tali nel mondo. Quindi in realtà ce ne sono migliaia. Probabilmente decine di migliaia.

La crescita e’circa esponenziale, con un raddoppio ogni due giorni. Il discorso vale anche per i morti, che sono ospedalizzati per tempi che vanno da alcuni giorni a due settimane, prima del decesso.

Allo stato quindi, non sappiamo le percentuali finali di mortalità ma sappiamo che sono elevate e non i valori “rassicuranti” riportati( naturalmente!) dai media.

Valori comunque circa 100 volte più alti di una influenza.
L’epidemia NON è quindi stata confinata. Si è allargata, con migliaia di casi, a tutta la Cina e con oltre un centinaio al resto del mondo.
Tra dieci giorni  quindi, ci saranno alcune migliaia di casi accertati nel mondo e probabilmente decine di migliaia di infettati. Tenete conto che tutti i casi accertati hanno preso aerei e taxi ed il corona virus e’ molto contagioso anche in fase asintomatica. In pratica e’praticamente certo che non verrà contenuto e continuerà ad espandersi un tutto il mondo, per le prossime settimane ( la maggior parte del mondo NON  si sta comportando come la città di Wuhan, dove nessuno mette il naso fuori casa).

Probabilmente ci sono già decine di persone contagiate, qui in italia e probabilmente molte NON sono cinesi.

Se la crescita resta esponenziale per altri dieci giorni, cosa non irragionevole, probabilmente avremo mezzo milione di casi accertati nel mondo in totale e qualche milione di contagiati. Il sistema sanitario mondiale comincerà ad andare in crisi.

Tra venti giorni decine di milioni di accertati e centinaia di milioni di infettati. Il sistema sanitario mondiale sarà oltre la crisi, al collasso totale e centinaia di milioni di persone saranno in preda al panico. L’intera economia mondiale si fermerà, completamente.

Entro un mese l’avranno presa praticamente tutti quelli che la possono prendere. Entreremo in una nuova recessione. Non è che è facile tornare a consumare come se niente fosse, dopo una scoppola del genere, a parte un bilancio, in questo funesto caso, di un paio di centinaia di milioni di morti.

Vediamo di capirci: questa NON è una esercitazione, non è uno scherzo. Ci sono discrete probabilità che succeda. Discrete vuol dire che la crescita esponenziale potrebbe rallentare, o continuare, anche se è più probabile che si oscilli tra valori altalenanti. Nessuno le può calcolare, ma non parliamo di probabilità infinitesime, da planetoide impazzito o liberista rinsavito.

Lo scenario epidemiologico più ragionevole e’quello di una classica influenza, ma circa 500 volte più mortale del normale. Infatti il livello di infettività appare simile o superiore a quello di una influenza. Se le cose stanno così circa metà della popolazione mondiale potrebbe entrare in contatto con il virus. Circa 300-100 milioni di persone ne potrebbero morire. Non sappiamo quanti saranno i morti scatenati dal caos e dall’arresto del sistema produttivo. Il problema infatti non è tanto la pandemia ma il panico che potrebbe scatenare. E’ quello il vero rischio sistemico. Tra carestie, disordini, sommosse, saccheggi, potrebbe fare perfino più morti.
Tutto questo si può sviluppare in tempi rapidissimi, a causa dell’esponenzialità del fenomeno. In poche settimane a partire da oggi.

Certamente avremo le idee chiare, per il bene o per il male, fra una settimana, dieci giorni, al massimo.

Ma a quel punto non è improbabile che ci siano già scaffali del supermarket vuoti e file ai distributori di carburante. E non solo in Cina.

Conviene prepararsi in anticipo. Anche perché almeno e’una crisi che durerà circa un paio di mesi. Dopo chi c’è bene e chi non c’è amen. Non dico che tutto tornerà come prima, nel caso. E’ impossibile che succeda. Ma il panico sarà scemato e si potrà cominciare a fare la conta dei danni ed a pensare ad un mondo diverso, cosa che faremmo bene a fare a prescindere.

Volete fare i prepper e muovervi d’anticipo?  Per un paio di mesi ci vogliono alcune decine di kg di generi alimentari ( farina pasta conserve e legumi prima di tutto) e scorte di antipiretici ed antibiotici( infezioni opportunistiche). Anche tenere i serbatoi dei veicoli pieni a tappo non è una cattiva idea. Riesumate le vostre tende ed i vostri zaini e controllate che funzionino. Riesumate un paio di scarponi buoni, un sacco a pelo, l’occorrente per fare un fuoco… mettete da parte vestiti adatti alla sopravvivenza all’ aperto, in un pacchetto compatto e che siano di facile gestione ( lavaggio ed asciugatura facili e rapidi). rileggetevi il decamerone. Non è la prima volta che si affronta una pandemia e non sarà l’ultima. L’opzione più sicura è allontanarsi dai luoghi affollati in attesa degli eventi. Tenetevi un manuale di sopravvivenza a portata di mano. Insegna tante cose utili e come farle con quel che si trova. Siate in forma. Potreste dover camminare, per parecchi km…

Ed ora svegliatevi! Stavo scherzando, ehhhhh…

Forse.