spadone a due mani ed altre quisquilie

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Ed eccoci ad un’altra categoria un poco buffa. Ma non bastava la categoria “guerra” direte voi?

No, non bastava. Perché in ogni degno medioevo ( siamo tecnicamente( età di mezzo) e forse anche praticamente e storicamente in un medioevo, chi non lo vede ha problemi percettivi gravi) lo spadone a due mani si usa per un sacco di cose che non sono, semplicemente, affettare nemici. E’ uno strumento di ordine, uno status symbol, un giusto supporto al proprio ego…insomma come le scarpe con il tacco per alcune ( ALCUNE?!!) Signore o l’IPAD per alcuni signori: una estensione dell’Io. inoltre, in alcuni casi un bello spadone a due mani virtuale, diciamo semantico, è necessario brandirlo. Ma non voglio divagare, restiamo sul punto: E’ rinato, nella quasi indifferenza generale un califfato in Medio oriente.

E’ buffo ma non strano che noi occidentali, come al solito, non si capisca l’importanza di queste cosuccie. Per il noi califfo, sultano, mamalucco, granvisir, è tutta roba un poco esotica da mille ed una notte, pantaloncini a sbuffo e, giustappunto, sciabole e scimitarre ricurve.

Vero, ma si sottovaluta il fatto che il califfato è il simbolo del’unità mussulmana, è la rappresentazione terrena dell’unità religiosa dei fedeli. insomma: ( e sopratutto) la rinascita del califfato implica la volontà di superare i confini imposti dagli occidentali dopo la fine della seconda guerra mondiale. In particolar modo è un simbolo di opposizione agli accordi Sykes-Picot che disegnarono i confini di Iraq, Siria, Giordania, Palestina. Le conseguenze sono presto dette: I tizi dell’ISIL sono bravi, lo ammettono anche i generali americani che li hanno combattuti e sopratutto sono stati selezionati in modo darwiniano da oltre dieci anni di guerra e guerriglia. In più hanno un progetto definito riunificare tutto il medio oriente sunnita ( più un certo numero di altri uno zinzino più deliranti). Infine sono vincenti un poco contro tutti e sanno comunicare in modo efficace quanto spietato le loro vittorie. Insomma: stanno attraendo nuovi combattenti come mosche tra i quali almeno una dozzina di ITALIANI. Non immigrati che vivono in Italia, proprio Italiani. Non è difficile immaginare che, anche per il rapido collasso delle forze armate irachene  possano rovesciare il regime sia in Iraq che in Siria.

In Iraq infatti, ci sono centinaia di ottimi carri armati, elicotteri aerei pezzi di artiglieria, forniti dagli Usa che, in caso di presa del potere, verrebbero immediatamente usati in Siria contro il regime. A questo punto la caduta della siria sarebbe inevitabile e la Giordania sarebbe l’obbiettivo successivo. Sono esagerato? basandosi sulla forza attuale ( o meglio: quella conosciuta) dell’ISIL, certamente si, ma bisogna tener conto di quello che sono riusciti a fare qualche migliaio di guerriglieri ben addestrati, preparati, armati e motivati e moltiplicarlo per dieci… Gli USA non hanno voglia di intervenire, è evidente, via terra. E’ anche assolutamente evidente che Obama e Clinton sono stati DAVVERO presi in contropiede dall’improvviso successo del califfato. Loro si ma i servizi segreti e di ascolto certamente no. Non ditemi che non sapessero a chi stavano finendo i sistemi di arma sofisticati che inviavano a navi intere, all’opposizione moderata in Siria. Connettete i puntini e capirete che siamo alle solite…

Rane bollite e Scimmie nude

La Scimmia nuda, per chi non lo sapesse, è il titolo di un celeberrimo, storico ed anche assai spassoso libro di Desmond Morris,  Il libro descriveva , confrontandole con le specie consimili, le curiose caratteristiche della bislacca scimmia glabra chiamata Uomo.

La rana bollita, invece è una divertente e calzante metafora del perché non reagiamo a situazioni potenzialmente letali quando ci vengano “somministrate” in dosi graduali e non improvvise. Si dice infatti che una rana buttata nell’acqua bollente, salterà fuori all’istante, mentre, se si aumenta la temperatura a poco a poco, la rana entrerà in una sorta di torpore mortale e finirà bollita senza tentare di salvarsi. La metafora è antica e si basa, addirittura su esperimenti fatti nell’ottocento. ma è stata resa celebre da Al Gore nel suo film “Una verità sconveniente”.

Sono due aspetti della stessa medaglia. In effetti  fior fiori di economisti si sono incaricati di descrivere ( qualcuno rimediando per questo un Nobel) che la nostra specie “sconta il futuro”, ovvero non valuta in modo corretto rischi ed opportunità che siano al di la del suo orizzonte degli eventi. E’ normale. I nostri antenati cacciatori raccoglitori avevano orizzonti di pianificazione che non dovevano andare al di la della stagione successiva e dovevano compiere, anche per quanto riguarda il lavoro fisico, estrapolazioni a breve termine, per le quali un approccio lineare risulta vincente. Perché è il più semplice e QUINDI il più efficace. Disgraziatamente, sul lungo termine la non linearità vince e la pianificazione richiesta non è istintiva ma deve, ripeto DEVE essere mediata da un processo cognitivo/educativo.

La faccenda essendo lunga, conviene cominciare con LARGO anticipo, prima di finire bolliti. Eh già perché ci stiamo abituando ad un clima fuori controllo e, pian piano accetteremo che la situazione ci sfugga completamente di mano, forse molto prima e molto peggio di quanto pensi il già pur notevolmente preoccupato ( e molto criticato per la sua preoccupazione) IPCC.

Mi cheto: per comprendere in QUANTI, diversi e brutti modi potremo finir bolliti, ecco un link interessante.