Isil, infibulazioni ed altre ipocrisie

fgm

Ieri è passata dalle principali agenzie di stampa, ovviamente ignorata dai media italiani (tutti presi dai begli occhioni della ns ministra per le riforme costituzionali) la notizia che il califfato islamico del levante, in breve, l’ISIL, ha imposto l’infibulazione per tutte le donne dei suoi territori.

La cosa ha suscitato un più che legittimo sdegno, orrore, e riprovazione internazionale.

Sul fatto che la pratica faccia sommamente schifo e sia un retaggio indegno di qualunque cultura, religione, società, sotto qualunque sole, latitudine e situazione, siamo ( spero) tutti d’accordo. Ma questo stupore e sdegno è ridicolo, prima che ipocrita. Perché l’infibulazione è ancora attivamente praticata in MOLTISSIMI paesi, islamici e non con cui teniamo rapporti rilassati quando non ottimi. I governi di questi paesi, che non fanno alcunché per scoraggiare la pratica non sono certo accusati per questo di essere barbarici, fanatici, efferati estremisti, islamici o meno. E non parliamo di paesi secondari, di zone tribali africane o altro.

Parliamo di paesi come l’Egitto ( 91% della popolazione femminile, la percentuale più alta dell’intero continente africano), la Somalia, la Mauretania, il Mali… Ma c’e’ di più: la pratica è diffusa anche in Malesia in Indonesia, Iraq, nella zona del Kurdistan, Ma anche negli emirati Arabi, in Siria, nell’Oman, in Arabia Saudita….La pratica, basta approfondire un attimo la cosa, NON è definitivamente associata ad una specifica religione, anche se le zone in cui è più diffusa sono sopratutto di religione mussulmana, ma piuttosto ha fondamenti culturali, dato che sono infibulate anche moltissime donne NON mussulmane. Gli Hadith su cui si sono basati quelli dell’ISIL per giustificare la decisione non sono considerati vincolanti ed anzi sono stati messi in discussione da molti religiosi, smentite da Fatwe, confermati da altre, lasciati alla libertà dei singoli da altre ancora…. A me comunque NON interessa la questione religiosa, Se il profeta abbia o no teorizzato la pratica, se qualche altra religione in qualche parte del mondo la imponga o consigli. A me interessa invece e molto, la strumentalizzazione sistematica in salsa antimussulmana delle porcherie deliberate da quelli dell’ISIL.  E solo da loro.  Mi pare clamorosa l’ipocrisia che ci fa dimenticare la condanna/deprecazione mediatica del paese nel quale oltre il 90 % delle donne è infibulato o le recenti prese di posizione a FAVORE dell’infibulazione in Indonesia e Malesia. insomma: quella dell’estremizzazione religiosa è una candela che viene sempre più accesa da due parti: Islam contro crociati e corruzione dei costumi da un lato e civiltà contro barbarie, pazzie sanguinarie e difesa degli interessi strategici ( rectius:petroliferi) dall’altro. Che la cosa sia un pretesto per mostrificare un avversario strategico e preparare l’opinione pubblica è evidente. Che, analogamente e per converso, la faccenda sia sopratutto uno strumento tra i tanti di aggregazione settaria, è altrettanto evidente. Che, infine le donne comunque vadano saranno vittime degli eventi che seguiranno, è una certezza.

Crisi? Quale Crisi?

Fine Crisi Mai, collage di giornali
Fine Crisi mai

Abbiamo aperto Crisis il 22 Gennaio 2008 . La notizia di quel giorno fu in effetti una Crisi, una delle tante, di governo, causata da Mastella che si era molto offeso per non essere stato adeguatamente difeso dal Governo nell’ennesimo scandalo che l’aveva coinvolto (peraltro è stato recentemente assolto, bisogna dirlo). Pochi mesi dopo, ve lo ricorderete, piombammo piedi in avanti nella mamma di tutte le Crisi, che per anni descrivemmo, nelle sue varie fasi, anticipando normalmente di mesi o anni quanto poi puntualmente verificatosi. E nel frattempo? Beh, nel frattempo GLI ALTRI MEDIA, si sono tanto sforzati, specialmente a chiusura dell’anno, di essere ottimisti. Come? Con una specie di “Cargo Cult” dell’anno che verrà e non mancherà di essere migliore di quello passato. Se vi chiedete quando finirà la Crisi, Dovrete aspettare almeno Settembre.  Prima no, perché danneggerebbe le SANTE FERIE e di conseguenza il PIL. Scopriremo che è ancora viva vegeta e pimpante. Ma insieme vi diranno quando potrete permettervi di tirare un sospiro di sollievo. Avete dubbi? La Crisi finirà l’anno prossimo!! O almeno: uno degli anni prossimi venturi…