Ieri, per la prima volta, ho collaudato la card per l’accesso alle nuove centraline di ricarica dei veicoli elettrici del Comune di Firenze. Per quest’anno tale accesso è gratuito, come sempre negli ultimi dieci anni, ma l’anno prossimo si dovrà pagare o con un abbonamento, intorno ai 40 euro/ mese, o a consumo, con un prezzo al kWh doppio o triplo rispetto a quello di mercato. Probabilmente, decine di scooters elettrici che ora gironzolano per Firenze, scompariranno, vista la convenienza nulla rispetto a quelli tradizionali.
Tutto ok alla centralina di Via delle farine, la prima di Firenze, fatta installare giusto 20 anni fa, da un amico e cofondatore di Eurozev. Appoggio la card e dopo pochi secondi si apre lo sportellino e posso caricare. Finita la prova e caricati 150 Wh, l’equivalente energetico di un bicchierino di grappa, sufficienti per fare circa 5 km, riparto. E mi fermo in Via della Ninna, sul fianco sinistro di Palazzo Vecchio. Qui è stata installata, ormai oltre due anni fa, la prima centralina “moderna” e sono curioso di vedere se la mia card funziona anche lì. Ovviamente no, si veda la foto delle schermate ( non c’è accordo tra gli “stakeholders” ovvero il Comune ed il fornitore delle card di accesso alle centraline).
Ma il punto è un altro. Ancora una volta, come quasi sempre da mesi ( passo di lì spesso, visto che abito a poche centinaia di metri e potete verificare da soli su Google street view che quella Prius era già lì nell’estate 2015) gli stalli SOLO per veicoli elettrici sono occupati da veicoli NON elettrici. Uno, una Prius,è di “qualcuno” con incarichi istituzionali. Lo dice il permesso di accesso&transito ( non di parcheggio!!) esposto. Qualcuno che la parcheggia sistematicamente in quella posizione da mesi. L’altro è di un privato, con il permesso di accesso ( non di parcheggio!!) al centro storico da commerciante.
Accanto al permesso a mo’di chiarimento, disposto in bella evidenza, il biglietto da visita di un vicinissimo ristorante. Ovviamente anzi: OVVIAMENTE nessuna multa sul cruscotto della Mercedes. Pare evidente che la stessa istituzione che parcheggia una vettura non elettrica su stalli elettrici, impedendo di ricaricare ai veicoli ELETTRICI del Comune, consente ad un privato, probabilmente un ristoratore ad essa amministrazione “gradito”di fare lo stesso. Siamo tornati ai tempi delle cene e dei pranzi “Da Lino“? Comunque sia un bell’esempio di coerenza e correttezza.
Direte voi: ma che Rosicone che sei! In fondo gli stalli sono si per veicoli elettrici ma comunali…. Scusate ma noi gattini attaccati ai mamma santissimi, irrimediabili gufetti sgranocchiatori, non la vediamo così. Chi non rispetta le regole che, oltretutto, lui stesso si è dato, con che legittimità può chiederne il rispetto agli altri? E se non rispetta regole, anche minori, in modo così plateale, se in modo così plateale consente un analogo abuso ad un “amico” privato, cosa ci possiamo aspettare in circostanze più importanti e più riservate? Gli anglosassoni in queste cose hanno tolleranza zero e fanno bene. Non è questione di apparenza ma di sostanza. In politica l’apparenza è sostanza. Se non rispetti le regole sei fuori. Sono tutti gufi e rosiconi?