Il mio nome è Nessuno

Almeno una certezza, in vista delle prossime elezioni, l’abbiamo.

Cioè che il candidato che dovremmo votare, sulla base della probabilità di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, ascoltare le vostre esigenze, aiutare poveri e disoccupati, prendersi cura di voi, migliorare le cose, dirci come stanno DAVVERO queste cose, è quello indicato nel simpatico mural dell’immagine.

Pure qualcuno dovremo o DOVREMMO votare?

Ed allora? Allora, se siete degni lettori di crisi, scansate come la peste chi parla di:

  • Ripresa della crescita
  • Lotta all’evasione
  • Rispetto dei parametri di Maastricht ( SI!! c’e’ ancora chi lo dice!)
  • Sgravi fiscali per incentivare l’occupazione
  • Cartolarizzazione di questo di quello
  • E naturalmente, reddito di cittadinanza, reddito di inclusione, aumento pensioni minime etc etc

Questo per il banal motivo che sono:

  • bugie ( la lotta all’evasione non la fa VERAMENTE nessuno, perché gli evasori NON sono i Maestri di sci e i pizzicagnoli ma i grandi istituti bancari, le grandi aziende e lo Stato stesso, che è in clamoroso ritardo cronico, per decine di miliardi, nel pagamento dei contributi dovuti ai proprio dipendenti, gli sgravi fiscali vengono incamerati quasi integralmente, senza aumentare l’occupazione se non quella precaria)
  • impossibilità tecniche ( la crescita infinita o, ormai, la crescita tout court, senza aumento del debito più che proporzionale )
  •  autoescludenti ( reddito di cittadinanza comunque declinato E rispetto dei limiti di bilancio imposti dalla Comunità Europea).
  • Disastri annunciati ( OGNI-SINGOLA-CARTOLARIZZAZIONE, ovvero svendita di proprietà, servizi, aziende, al netto degli spesso plateali favori agli amici im-prenditori si è certificatamente tradotta in un disastro per la collettività e, praticamente sempre, anche per l’economia del paese).
  • Quindi? Beh, la scelta è scarsa, la tentazione di votare per Terence Hill, enorme.

Purtuttavia, resistiamo, resistete e vediamo di scovare Quel qualcuno che possa non farci rimpiangere di non aver votato per NESSUNO. Mi accontenterei di qualcuno che anche solo adombrasse l’esistenza di un mondo possibile diverso da quello di una crescita infinita basata su un debito infinito, ovvero su una illusione altrettanto infinita. Ma per farlo si dovrebbe ammettere che, dopo aver seppellito gli altri ismi, è arrivato il momento di seppellire per bene anche gli ultimi rimasti ( liberismo, capitalismo etc etc) e vedere di riconnetterci al mondo reale in qualche modo più delicato di una musata contro un muro.

Alla fine dovrete votare per una persona ben precisa, nella vostra circoscrizione. dimenticatevi il voto utile, gli schieramenti, le sedicenti destre e sinistre e i sedicenti nondestra e non sinistra e….. cherchez l’homme ( o la femme).

 

2 commenti su “Il mio nome è Nessuno”

  1. Perfetto; però si può sempre votare per fini strumentali, obiettivi parziali, indiretti di breve termine. Ad esempio io voterò lega, pur non credendo ne alla fattibilità ne all’equità della flat tax, (semmai dovremmo riportare la tassazione su imprese e piccoli artigiani a livelli tedeschi, diciamo non oltre il 48% dai 63%attuali, vero ladrocinio di stato a vantaggio del monte stipendi pubblico), ed essendo fortemente contrario a molte prese di posizione a favore della caccia: semplicemente credo che il collasso dello stato centrale sia la vera priorità vista l’impossibilità di riformalo sia nella quota delle risorse che gestisce che nella loro destinazione. (Non si possono destinare fondi a ricerca e piano di microdighe serio perchè non si possono drenare risorse dal monte stipendi pubblico dei così detti erogatori di servizi alla persona: un artigiano può essere tassato al 63% e fallire, meglio morire, ma guai un taglio netto agli stipendi ad esempio degli insegnanti, visto che nel complesso valgono il 97% del monte stipendi,200 miliardi, destinato all’istruzione)

    1. Hmmm. Tagliare gli stipendi degli insegnanti, già tra i più bassi d’Europa?. . A parte che , per essere esatti gli stipendi costituiscono il 97% del TOTALE delle spese per la pubblica istruzione, a parte il fatto che, proprio per questo, dovremmo semmai aumentare le altre parti della spesa, ad esempio quella per le infrastrutture, che cadono letteralmente, in testa ai ragazzi, a parte il fatto che siamo il paese che spende MENO in assoluto, tra tutti quelli consimili, ce ne sono di spese da tagliare prima di arrivare a questa! Sei molto, MOLTO lontano dal buon senso.

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